lunedì 4 luglio 2011

I gatti lo sapranno

Casa tua odora di quelle case che sono state chiuse 300 giorni e improvvisamente per due mesi ritornano a respirare e in poche ore s'impregnano di brezza marina. I muri ringraziano, l'intonaco risplende e anche la tua pelle è più rossa intorno alle gote.
Ma vivi in campagna, in una zona inquietante e bellissima. Mi risuonano in mente i versi di Dante esta selva selvaggia e aspra e forte, ma poi penso che qui avrebbe potuto benissimo vivere Dino Campana, quel folle poeta degli inizi del Novecento. Le sue poesie sanno di alba e di mistero, di oscurità che trascolora e sgocciola nella luce pallida e soffusa del sole delle 4 di mattina. Di camminate eterne e sbronze e visioni.
Tutto qui mi ricorda le canzoni dei Massimo Volume. Quelle lente e impastate di sonno, moderni nocturnes in bilico tra i suoni disadorni della città e l'accordo pieno, maggiore e invitante del canto d'amore dei grilli in mezzo ai campi.

Il tuo gatto mi si para davanti mentre esco dal bagno. Pare che sappia tutto. L'altro, morente, s'è lamentato tutta la notte facendo un verso simile all'assiuolo di Pascoli. Chiu, chiu.
Dopo due giorni i morsi delle zanzare mi pizzicano e la strana bruciatura sul braccio (forse un'abrasione? Una voglia?) mi indica quanto ti ho amato.
Ti guardo mentre guidi, registro tutto in testa. Così penso, così ricordo, così amo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

i massimo volume sono il modo per star male che preferisco, mi fanno ritrarre in posizione fetale per trapassarmi meglio con le liriche

inlovewithmyconverse ha detto...

http://www.nosilenz.it/

14 luglio