Scene dal Primavera Sound 2011 (aggiornamento)
Belle&Sebastian
Fleet Foxes
PJ Harvey
Animal Collective
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lunedì 30 maggio 2011
mercoledì 25 maggio 2011
Respiriamo l'aria e viviamo aspettando il Primavera
Domani: inferno/lavoro. Officine del Volo.
Venerdì, sabato, domenica qui.E poi ancora, tra due mesi, ATP.
E le scadenze che s'avvicinano. Anniversari.
martedì 24 maggio 2011
Fai ciao con la manina
Concedersi il lusso di piangere nei luoghi pubblici in date che sembrano scadenze e non c'è mica scritto "preferibilmente". E la vita passata e futura, dietro le spalle, che pullula e smania nel suo divenire enciclopedica. Ti passa a un millimetro dal naso e ti sfiora, si permette persino di porre un'ipoteca sui tuoi sentimenti. Ti costringe a ricordare dolorosamente.
Tutti i mesi, i baci, lacrime, parole spese, li leggo di nuovo sulla mia pelle, li risento in note, li scorgo in angoli polverosi apparentemente dimenticati. Ed eccoti lì di nuovo, che fai capolino da una stazione della metropolitana, dal resto in spicci o dal cartellone degli arrivi/partenze.
Ti cancello come i treni regionali di ieri.
eyes open, shut your eyes.
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sul letto corto
giovedì 19 maggio 2011
De mystica circulorum
All these people drinking lover's spit....
Sapevate poi che Lindisfarne è, come Mont Saint-Michel, un'isoletta della costa nord-orientale dell'Inghilterra soggetta a maree due giorni alla settimana e un centro di ritiro spirituale? E, ancor più interessante, i Canti di Lindisfarne Gospels sono considerati un tesoro della Britannia?
James Blake, nuovo mistico dell'occidente.
martedì 17 maggio 2011
The rise and fall of Cucciolone
La canzone di commiato la metto all'inizio, mi va così oggi.
I scream, 'scuse me.
Sto vivendo un periodo di profondo spleen infantile.
Si sa, l'ho già scritto, ultimamente è in corso un massiccio revival della fine degli anni '80 e degli inizi degli anni '90 che coincide con la fascia dei venticinquenni-trentenni e con il mutamento di una coscienza critica che si fa col tempo nostalgica e che fa della ricerca di un rifugio temporale un vero e proprio culto del ricordo.
Succede così che a 25 anni e mezzo m'imbatta nella nuova pubblicità del Cucciolone. Stavo annaffiando le piante e non avevo gli occhi incollati allo schermo. Quando però sento: "Nuovo cucciolone, con nuove barzellette!", alzo improvvisamente la testa e, trauma dei traumi (quasi più shockante del bimbo nuovo delle barrette Kinder), mi rendo conto che i disegni di Eldoleo NON CI SONO PIù.
Quando la Algida si chiamava Eldorado, era stata creata una mascotte a fumetti, Eldoleo, un leone che viveva nella savana e che aveva un gruppo di amici, la zebra, l'elefante, la scimmia, l'ippopotamo, protagonisti, sul Cucciolone, delle barzellette che non facevano ridere.
(Un rito per chi, come me, ha vissuto quei rampantissimi anni, era leggere le vignette, non ridere e mangiare in "10-morsi-10" il gelato biscotto.)
Eldoleo e gli altri erano disegnati da Giorgio Cavazzano che era per me a 11 anni l'equivalente di ciò che ora sono Thom Yorke o Cat Power: un dio in terra. A quell'età ero abbonata a Topolino (e lo sarei stata per molto tempo ancora, fino ai 19 anni...poi decisi di disdire l'abbonamento e di mettere su eBay la collezione di quasi 10 anni - 1995-2004. La comprò una giornalista che all'epoca lavorava per l'Ansa e che ora, quasi tutte le sere, è ospite di Vespa a Porta a Porta. Semmai dovesse capitare qui, la saluto caramente.) e riconoscevo ormai a occhi chiusi il tratto della maggior parte degli illustratori. I miei preferiti (la scuola di illustratori - e sceneggiatori - italiani Disney è una delle maggiori, se non la più importante al mondo!) erano appunto Cavazzano (soprannominato Il Maestro), Massimo De Vita, Alessio Coppola, Lorenzo Pastrovicchio, Silvia Ziche (geniale ideatrice della Papernovela del '96!), Fabio Celoni (grande, grandissimo, la sua Soul Papers mi rimarrà sempre nel cuore) e Stefano Intini.
Comprendete, pertanto, il mio disappunto quando ho visto che Eldoleo&co. è stato barbaramente fatto fuori per essere sostituito da disegni che non possono manco lontanamente competere col meraviglioso tratto di Cavazzano.
Vi lascio con quella che ho sempre pensato essere la versione italiana dei Goonies con un sosia di Piersilvio Berlusconi nei panni del fratellone.
Nostalgia a palate.
p.s. il Cucciolone non è mai stato così spesso come quello mostrato nello spot.
p.p.s. il tanto bistrattato gusto Zabaione è stato tolto l'anno scorso e poi rimesso.
p.p.p.s. il biscotto era molto più buono una volta.
p.p.p.p.s. l'esclamazione "Tanto vero!" è deliziosa. Credo di non averla mai sentita in giro.
p.p.p.p.p.s. ma da dove tira fuori i gelati il fratellone?
p.p.p.p.p.p.s. grazie a Giorgio (!) per questa segnalazione.
domenica 15 maggio 2011
Pillow talk
Questa settimana
Cifre: 55 km in bici, 120 km in treno, 4 kebab di cui 2 mangiati in un quarto d'ora, +2kg in un mese e mezzo.
Repliche: per la diciassettesima volta Canale 5 rimanda Taitenic. Momento amarcord: nel 1998 a Natale mi regalarono il vhs del film. Il problema è che non avevamo il videoregistratore, ci arrivò solo 7 anni dopo, nel febbraio del 2005. E fu grande festa alla corte di Francia: per inaugurare l'avveniristico dispositivo mamma ed io ci vedemmo l'unica videocassetta che avevamo, Taitenic, appunto. Lo stupore maggiore fu quando mandammo indietro 4 volte la scena della mano sul vetro pieno di condensa (scena clou).
Proprio per quel frammento di secondo mi sono vista l'altra sera su Canale 5 tutta la prima parte del film fino ad arrivare alla scena dell'iceberg che tutti noi speriamo, ogni volta, venga evitato. Ma non succede.
E' sempre così coi film che ho visto migliaia di volte. In Forrest Gump (bellissima la scena in cui Forrest si precipita in camera della mamma e chiede cosa sta succedendo. E Sally Field che risponde placida "Sto morendo, Forrest". Ogni volta che lo vediamo, io e mamma - perché i film che ho visto migliaia di volte sono inevitabilmente dei cult per me e mamma, poco importa se siano dei buoni film, sono i film di cui sappiamo anche le virgole e che mi confortano -, dicevo, mamma, tra le lacrime mi dice: "anch'io ti dirò così quando starò per morire". E giù a piangere, perché Forrest Gump, insieme a Edward Mani di Forbice, Into the Wild, Le vite degli altri e L'arte del sogno, mi stringe il cuore ogni volta e prima dei titoli di coda mi devo nascondere il volto da qualche parte perché piango per minuti interi.)....dicevo, in F.G. non vorrei mai che Buba morisse. Beh, visto che mi sono infognata nel discorso, cito pure i film che ho visto mille volte e che rivedrei altrettante volte perché alla fine sono i film della mia infanzia: Robin Hood il principe dei ladri (immortale la canzone di Bryan Adams e il relativo video ambientato nel bosco. Ecco, insieme a questa, avete la colonna sonora della mia vacanza a San Bartolomeo al Mare con mamma nel 1991), Mrs. Doubtfire (e ancora rido fino alle lacrime nella scena del ristorante), Ghostbuster I e II ("noi redivivi, loro redimorti"), La storia fantastica (un fantasy misconosciuto con una giovanissima Robin Wright non ancora Penn - Jenny di Forrest Gump), Ghost, Sister Act I e II. Per ora mi vengono in mente questi.
Innamoramenti:
CS004 ∆ Nikita Quasim - Freshman year by Clown and Sunset
domenica 8 maggio 2011
Prove tecniche di lesbismo
"Sono depressa penso di essere lesbica".
E' stata questa frase, quasi una confessione, a portare una giovane internauta che aveva smarrito la bussola umorale e sessuale, da Google a questo blog, refugium peccatorum di lesbiche depresse e di "miscredenti senza speranza" come cantano i Belle&Sebastian.
E' a te che mi rivolgo, cara pecorella smarrita. Ti chiedo, poiché la mancanza di un'adeguata punteggiatura e connettivi m'ha reso difficoltosa la decifrazione del tuo grido d'aiuto, se intendevi dire:
1) "sono depressa virgola penso di essere lesbica", e quindi la tua mestizia è direttamente effetto dello stato confusionale in cui versi.
2) "sono depressa e penso di essere lesbica", pertanto i malesseri che attanagliano il tuo giovane cuore non sono correlati, bensì si presentano nello stesso momento senza interagire l'uno con l'altro. Oppure non interagiscono perché la depressione c'era già (tu dici "sono depressa" senza specificare il dettaglio temporale: da quanto tempo ti senti così, cara?) e il dubbio sulla tua natura sessuale s'è insinuato in un secondo momento.
3) "O sono depressa o penso di essere lesbica", un aut-aut che imponi a te stessa per portare avanti un'argomentazione filosofica.
4) "sono depressa o penso di essere lesbica?", dal sapore quasi amletico, un dilemma che ti rode lo stomaco e non accenna a diminuire quando il sole tramonta e le ombre della notte avanzano sopra il tuo letto.
Oh, sventurata, dove sei capitata!
Il mio cuore si gonfia di gioia e accoglie una nuova, disperatissima, fanciulla affetta da "disturbi lesbici". Una lesbica depressa.
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piccolo manifesto programmatico
giovedì 5 maggio 2011
Affashionanti
In attesa che qualcuno tolga dalla manine grassocce di Tommasino Yorke il biberon col bibitone dubstep (s'è capito che quest'anno sarà come il prezzemolo), si tenta di volgere altrove lo sguardo.
E mi si consiglia (grazie miserydestroy) questo album dei Soft Powers che non ho manco finito di ascoltare ma m'ha preso subito e mischia cose stilose alla Beck, alla Flaming Lips, MGMT, Kasabian, Thom Yorke quando stava bene, l'ultimo album di Ariel Pink, Memory Tapes. Ricco di verve danzereccia, si balla come ballerebbe Battiato La stagione dell'amore, con lo stesso aplomb intellettuale, magro, emaciato, un giunco di 2 metri tipo Bradford Cox. Poi c'ha 'sti momenti techno-funk alla Moroder e parentesi molto reggae/dub che ricordano il primo album dei Gorillaz. Diverte.
p.s. progressi col kebabbaro Dessi. Oggi m'ha offerto un cartoccino di patatine fritte insieme al panino. Quell'uomo lì è uguale a George Michael versione pakistana (naturalmente tutti voi sapete che G. Michael è greco d'origine, quindi il mio paragone non è per niente azzardato). Ha 'sti denti bianchi come le perle di fiume, le palpebre abbassate e il sorriso un po' sballone che sembra che si sia fumato 3 canne, ma se mi dite che è l'effetto dei fumi dell'agnello che gira e gira e gira, beh, allora ho capito cosa voglio fare da grande. Ah, il 26 Maggio offre un panino gratis dalle 13 alle 18!
p.p.s. mentre scrivevo sono arrivata alla fine del disco. Confermo la mia impressione, quest'album è gran bello.
martedì 3 maggio 2011
Buon appetito, amore mio
.................................quando fai la spesa cosa comperi, di che colore hai colorato i mobili, vorrei non sapere più nemmeno dove abiti..................................................
lunedì 2 maggio 2011
Sense of dub: Koreless
Avevo segnalato già qui un suo brano, ecco un ottimo mix di dub/reggae/electro-con-tutti-i-prefissi-e-i-suffissi-che-vuoi, fatto a 18 anni.
Coerenza e ottima scelta di brani. Teniamolo d'occhio.
E intanto che scaricate il mix ascoltatevi questa:
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sad sad songs
domenica 1 maggio 2011
Beato me
"Cosa c'è stasera in tele? Tutto Papa, no?"
"No, beh, se vai su RealTime fanno le solite cose...."
E m'immagino Carla ed Enzo (immortalato nel bel post della Chacha) in missione speciale al Vaticano dopo aver visionato il disperato annuncio di un ancora cardinale Ratzinger: "Mi hanno tetto che la Chiesa si defe rinnofare per antare incontro ai ciofani. Parlo a nome dei cartinali e dei fescofi, Ciofanni Paolo, non ti abbiamo mai fisto con un paio di cceans. Enzo e Carla, fate il miracolo".
Ed Enzo e Carla che, avendo passato in rassegna il guardaroba di Giovanni Paolo ("e questo cos'è?, per fortuna che sono forte di cuore, sennò mi sarebbe venuto un infarto.....la stola di ermellino? Ma non sai che ormai è di tendenza l'eco-friendly? E poi basta vestirsi di bianco, si sa che il nero sfina...Giovanni, Giovanni! O Paolo? Come preferisci che ti chiami? Karol, forse?"), gli consegnano la carta di credito da 1500 euro, gli impartiscono i 6 comandamenti del "mai più con...." e "mai più senza...." e gli svelano il segreto: i jeans hanno bisogno degli accessori! "Quindi, John, ricordati che per l'aperitivo dopo il Concilio Vaticano, una bella zampa d'elefante non te la toglie nessuno."
E la fantasia galoppa.
A proposito di Vaticano, è uscito da pochissimo il bel dischetto dei Cat's Eyes, un duo formato da Faris Badwan dei The Horrors e la bella Rachel Zeffira, che ci propone un impasto dream/sixties/classicheggiante vagamente alla Burt Bacharach, Lee Hazelwood e i Broadcast (!), per non dire gli Stereolab.
Beh, che c'entra il Vaticano?
Sentite un po' qui.
p.s. qui, e altri punti del disco, mi ricordano Danny Elfman, il compositore delle colonne sonore dei film Tim Burton
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