In attesa che qualcuno tolga dalla manine grassocce di Tommasino Yorke il biberon col bibitone dubstep (s'è capito che quest'anno sarà come il prezzemolo), si tenta di volgere altrove lo sguardo.
E mi si consiglia (grazie miserydestroy) questo album dei Soft Powers che non ho manco finito di ascoltare ma m'ha preso subito e mischia cose stilose alla Beck, alla Flaming Lips, MGMT, Kasabian, Thom Yorke quando stava bene, l'ultimo album di Ariel Pink, Memory Tapes. Ricco di verve danzereccia, si balla come ballerebbe Battiato La stagione dell'amore, con lo stesso aplomb intellettuale, magro, emaciato, un giunco di 2 metri tipo Bradford Cox. Poi c'ha 'sti momenti techno-funk alla Moroder e parentesi molto reggae/dub che ricordano il primo album dei Gorillaz. Diverte.
p.s. progressi col kebabbaro Dessi. Oggi m'ha offerto un cartoccino di patatine fritte insieme al panino. Quell'uomo lì è uguale a George Michael versione pakistana (naturalmente tutti voi sapete che G. Michael è greco d'origine, quindi il mio paragone non è per niente azzardato). Ha 'sti denti bianchi come le perle di fiume, le palpebre abbassate e il sorriso un po' sballone che sembra che si sia fumato 3 canne, ma se mi dite che è l'effetto dei fumi dell'agnello che gira e gira e gira, beh, allora ho capito cosa voglio fare da grande. Ah, il 26 Maggio offre un panino gratis dalle 13 alle 18!
p.p.s. mentre scrivevo sono arrivata alla fine del disco. Confermo la mia impressione, quest'album è gran bello.
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