lunedì 7 febbraio 2011

No hay banda. (o: non è musica per uomini)

Da ieri sto cercando di capire se Anna Calvi, ultimo feticcio dell'hype musicale, è bella o no.
Avrà anche un visino caruccio, ma sotto quei litri di rimmel, ombretto e rossetto, fatico a scorgerlo e mi pare di tornare con la mente a 14 anni fa, quando il mascherone di Geri Halliwell delle Spice Girls mi incuteva timore. Quella mise da battona che manco la Carla, la mia parrucchiera (ops, ex), osava esibire, era imposta dalla schiavista Virgin Records che aveva cucito addosso alla povera Geri lo scomodo (ma efficace poiché controbilanciava l'angelica Emma) ruolo di ragazza tentatrice.
Da qui il trucco pesante che la faceva diventare 35enne in pochi minuti nonostante i suoi 24 anni (Anna Tatangelo non l'ha mai dichiarato, ma Geri è stata il faro della sua adolescenza di ragazza di periferia); gli abiti succinti, patriottici e all'occorrenza servi dell'alleato americano; gli stivali con le zeppe; dulcis in fundo le indimenticabili superchiome arancioni rosse per le quali venne ribattezzata Ginger Spice. In realtà, come proprio nella canzone degli Offlaga Disco Pax, Geri Halliwell era bionda.
Lo scoprimmo nel 2001, quando Geri si presentò al mondo con 30 chili in meno e un'imbarazzante controfigura danzante. Quel brano mi ricorda tante cose: la fine della seconda superiore e il Tutto musica (rip) che aveva inserito il testo in quanto "canzone del mese"; l'isterismo provinciale per Mi Chico Latino manifestato dalla madre della mia amica di cortile, fan (la madre, non la figlia) di Bryan Adams e Lene Marlin. Ricordo anche che smisi di ascoltare le boy band. Sì, perché nel biennio 1999-2000 le pere di Five e Backstreet Boys me le facevo anch'io - e le rivendico con orgoglio.
Ma questa è un'altra storia.
Si parlava di Anna Calvi e della sua presunta bellezza. Di sicuro ha dei denti da vampiro. E manco questo depone a suo favore perché mi porta alla memoria questo che a 13 anni mi faceva letteralmente cagare sotto dalla paura ma che, rivisto col senno di poi, reputo uno dei video più interessanti degli ultimi 15 anni.
Ho ancora divagato. Si diceva: Anna Calvi e i suoi denti da vampira. Anna Calvi è lesbica? Chissà. Di certo è sexy, assomiglia a Eva Green, ha una voce profonda e suona davvero bene la chitarra. Elettrica.

Piccola parentesi:

Anche se non lo sosterranno mai a gran voce, gli uomini si sono sempre sentiti musicalmente superiori alle donne. A partire dalla musica suonata fino ad arrivare ai gusti o alle capacità critiche, la musica sembra essere appannaggio del pene.
Un pene mai domo che ostenta la propria cultura su forum e fa a gara a chi ne sa di più. Un pene che con un accordo ti fa una canzone - però è un pene hipster e piacione. Un pene che reagisce d'istinto se s'imbatte in una donna che lo mette in difficoltà perché stranamente ne sa quanto lui.
Insomma: la storia è sempre quella. Perfino quando si parla di musica suonata ci s'imbatte in imbarazzanti dualismi. L'uomo ha la tecnica, la donna l'emozione. L'uomo è diretto, la donna circonfonde. L'uomo compone, la donna interpreta.
L'effetto appare inevitabile: la donna appare come uno strumento (o canale) secondario perché durante il processo compositivo ha un peso minore, quasi nullo. La donna è pura immagine, voce, colore, atmosfera.
Tutto ciò è di una tristezza desolante. Per questo innalzo le mie lodi e le mie odi a Victoria Legrand, sacerdotessa algida uscita direttamente da un disegno di Gustave Moreau, ma anche a Jana Hunter (amica - o forse qualcosina di più? - della Legrand) e i suoi Lower Dens; a Cat Power, nervosa sul palco, irrisolta, d'una bellezza criminale; a Charlotte Gainsbourg che c'ha un filo di voce e non si può dire sia propriamente bella, ma cristo, solo lei ha quel divino (e paterno) broncio scazzato!; a quel miracolo che risponde al nome di PJ Harvey; e a tutte le donne, lesbiche o etero, che fan musica e che verranno trattate con sottile ed invisibile pregiudizio: vi amo, vi comprendo.

fine parentesi

Quindi, ritornando a bomba: Anna Calvi.
Nella mia incertezza intellettuale riguardo la sua bellezza, posso solo dire che la vedremo nel prossimo film di Lynch, in una scena come questa, ci canterà The Devil e poi sverrà.
No hay banda. No hay banda.

6 commenti:

marzia ha detto...

"the devil" potrebbe stare tranquillamente in is this desire, evoca le stesse atmosfere melanconiche di the river..
ah, trovo anna calvi molto bella, di una bellezza imperfetta e a tratti inquietante, alla uma thurman

casadivetro ha detto...

The river è la canzone che più mi piace di Is this desire, sai?
Anna Calvi....boh, è una creatura angelica e un po' perturbante. Mi fa paura e mi affascina come certi film dell'orrore, quelli ambigui alla Shining, non gli splatter alla Wes Craven.

marzia ha detto...

concordo, the river è veramente una canzone stupenda, anche se preferisco l'album to bring you my love sia come atmosfere che come testi.. e poi la copertina con lei che galleggia in una pozza d'acqua (o in un fiume? bà, chissà..) con quell'abito rosso..

per togliermi ogni dubbio sulla bellezza/fascino di anna calvi direi che la soluzione migliore è aspettare aprile e andare a constatare dal vivo!

casadivetro ha detto...

The Dancer, che canzone, chiude un disco carnalissimo.
Della Pj amo particolarmente White Chalk, mi commuove.
Ma la Calvi suona a Bologna, Torino, e Forlì? Milano no, né?

marzia ha detto...

white chalk? mmm non so, non è nella mia top 3...preferisco i suoi album alla patty smith a questo, lo stile è un po' troppo kate bush (del tipo: bravissima, ma da prendere a piccole dosi).
Hai ragione, la Calvi ha deciso di evitare la Lombardia, ahimè!

r. ha detto...

la musica sembra essere appannaggio del pene



direi che hai giá detto tutto!



ps. a me l'Annina non piace, fisicamente parlando!