Il RETRORMENTONE è tornato. Sono indecisissima sulla canzone da scegliere: per un attimo m'è balenato di inserire Le ragazze dei Neri per Caso - un gran pezzo, armonizzazioni perfette (che provocano grasse risate, ma a saper cantare così!, bisogna avere un orecchio spaventoso, quasi assoluto. E cose del genere le fanno ora i Fleet Foxes - armonizzazioni a 4 -, e le facevano paurosamente bene i Beach Boys - armonizzazioni a 5 con Brian Wilson gran maestro d'orchestra), loro inguardabili ma con bellissime voci, e la mente ha viaggiato subito lì, al 1995, quando mio padre tornò da Napoli con una scorpacciata colossale di cassette pirata che gli scugnizz' gli avevano rifilato ai semafori: Renzo Arbore, Pino Daniele, gli 883 di La donna, il sogno e il grande incubo, un disco con una copertina in stile Dylan Dog e con Paola&Chiara come coriste e una big band d'eccezione a sostituire le ignobili basi in midi di cui, fino a quel momento, Pezzali aveva abusato. Poi c'erano anche i Neri per Caso con la cassettina di Le Ragazze, un disco di cui ricordo ancora adesso le parole a memoria e gli arrangiamenti vocali. Per esempio, mi è pirlinato giù il trashissimo video di Sentimento Pentimento (con tanto di coda finale reggae alla Shaggy) e per un attimo son tornata bambina, fiera dei miei peli sulle gambe che, già a 9 anni, mi tormentavano ma che, secondo mamma, non era il caso di togliere. E mi chiedo, visto che sta tornando tutto - giacche con le spalline, espadrillas, fuseaux, capello cotonato - non può tornare di moda anche il look nature con peli sotto le ascelle come Sofia Loren e Lucia Bosé negli anni '50?
Tutto questo per arrivare giusto giusto alla scelta, talmente difficile che ho deciso di proporvi due pezzi.
Entrambe canzoni bellissime per tanti motivi. Quella dei REM è tutta da intonare a squarciagola, da ballare possibilmente. Il video, poi, è un piccolo capolavoro di colori e di passi di danza improbabili. Il testo, la cura delle linee melodiche, gli archi ariosi nell'intro e nel bridge, le armonizzazioni vocali di Shiny Happy People, il riff anni '60 che potrebbe essere fatto da Roy Orbison (quello di Pretty Woman), il cambio armonico di chiave dall'intro al verso. In una parola, la perfezione. La seconda è, sempre restando negli anni '60, è una canzone del 1965 rifatta splendidamente da Boy George nel '92: rimane la chitarra twangosa alla Morricone/Tarantino (o alla Lynch? E' similissima al Theme di Twin Peaks; o ancora all'indimenticabile Wicked Game - grazie Martina! - di Chris Isaak, inserita poi in Cuore Selvaggio. Tutto torna, no?), ma il tutto è condito da una salsa sostanziosa di synth eterei a mo' di tappeto. Il cantato di Boy George è struggente, quasi un canto del cigno di una star sul viale del tramonto. In questa canzone si sentono già i prodromi di uno stile raffinato di pop che porterà al successo qualche anno dopo Lisa Stanfield. Inoltre, ultimo ma non ultimo, la canzone è stata coverizzata dai Cat's Eyes di Faris Badwan (che gran disco l'ultimo degli Horrors!).
1991-1992. Iniziavo le elementari, mi abbuffavo di Fantaghirò, leggevo il Corrierino dei Piccoli, iniziava Beverly Hills su Italia 1 (e mi chiedevo quale fantasia perversa avesse potuto spingere i genitori a chiamare Brandon e Brenda due bambini), ma soprattutto visitavo il museo dei giocattoli a Monaco di Baviera. Proprio lì, tra l'altro, s'erano trasferite cugine e zie. Mia zia mi regalò nel '91 qualcosa che ha segnato la mia infanzia e che ho indossato fino ai 23 anni: un completo felpa-maglietta-pantaloncini (quest'ultimi tenuti fino a pochi anni fa, il resto mi era diventato troppo piccolo) di SuperMario versione rugbista (o football americano) made in Germany griffato Nintendo.
2 commenti:
che delusione.
speravo che stavolta toccasse a me.
pazienza, vorrà dire che posticiperò la mia visita a Bergamo per sussurrarti "what can I do to make you love me" ad un altro giorno, o ad un altro mese..
chacha
Chacha, sono indietro con la pubblicazione, mannaggia! :)
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