venerdì 2 ottobre 2009

Da leggere sui Massimo Volume

Avevamo entrambe perso, io e te.

Tu, trincerata dietro un muro che tu stessa avevi innalzato.

Io, tesa in inutili atti d’amore che risultavano come un’eco, avevo perso il motivo e il fine.

Se mi muovevo è perché credevo bastasse l’atto senza origine né fine, sciolto da ogni filo.

Ma tu mi modificavi e tenevi in ordine date, arrivi, dettagli, come se oltre quella palizzata ci fosse un notaio che si appunta ogni rigo.

Che fosse d’acciaio o una roccia poco cambiava: non c’era più nulla di nascosto al di là di quella parete.


Abbiamo preso anche la più piccola tasca, creando il vuoto; più nulla conteneva nulla, al di fuori di noi. Non c’era spazio, angolo, luogo che potesse nascondere il minimo oggetto.

Il tuo modo di vendicarti è secco. Non fai trapelare la minima emozione, eppure hai una strana luce negli occhi come se finalmente ti fossi fatta giustizia.

Una delle espressioni più abusate dalla nostra società pop – uccisa brutalmente dalla sua stessa realizzazione.


Per non avere più sogni nel cassetto abbiamo bruciato tutti i mobili – un falò che sembrava toccasse il cielo; noi, distanti ma anche attratte dal fuoco, e tu, con la tua nuova luce splendente in fondo agli occhi, noi abbiamo trovato un perché, una spinta a quello che stavamo facendo, a quello che guardavamo. Anche lo scopo appariva limpido come mai lo era stato. E tu, valicata la barriera che ti separava dal resto dell’universo, non sembravi più la stessa, non più fissata con i particolari e i minuti, ma preda, vittima dell’immenso vuoto che stavamo creando.

Stavamo uccidendo i condizionali, le ipotesi, le supposizioni e le fantasie e tu parevi parecchio divertita. Forse stavamo anche tagliando le gambe al nostro futuro…?

“Significa distruggere ciò che eravamo e ciò che vorremmo essere”…uccidere il futuro nel passato e il passato nel futuro, i rimpianti e i rancori, e i sogni nel cassetto.

“Vuol dire assaporare questo attimo qui” – il presente.

Per non avere più sogni nel cassetto abbiamo bruciato tutti i mobili, ed era questo il nostro più grande sogno nel cassetto.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

post come questo possono nascere solamente di notte. è bello,mi ha colpito,sembra una poesia.

miri