lunedì 12 settembre 2011

10 anni dopo, 400 anni dopo: Extreme Makeover Home Edition

Ieri mi sono imbattuta in una trasmissione che credevo di conoscere. Dico "credevo" perché avevo visto il trailer e già mi ero fatta un'idea approssimativa: una famiglia a cui un gruppo di carpentieri costruisce in 7 giorni una nuova casa, le facce stupite dei bimbi, i visi commossi delle madri, i sorrisi bonari dei papà. Insomma, nulla di nuovo. Già avevo visto una cosa simile in quella bellissima ed emozionantissima trasmissione condotta dall'Antonella Clerici e che rispondeva al nome di "Il treno dei desideri".
M'illudevo, invece. Ieri ero in compagnia di un amico che m'ha chiesto se avevo mai visto una puntata di Extreme Makeover Home Edition - no, gli faccio io. Devi vederla, mi replica con enfasi.
E mentre davanti ai nostri occhi si consumava uno spettacolo osceno all'insegna dei buoni sentimenti, della retorica di stampo ameregggano sciorinata a buon mercato e del trionfo di lacrimoni, uno spettacolo ad altissimo contenuto comico, devo ammetterlo, ecco, io assistevo all'ennesima conferma del fatto che l'America è uno stato (un insieme di stati, embé) fondato sulla religione. Puritana, of course.
The story is old, I know but it goes on, cantava Morrissey, e si potrebbe dire la stessa cosa filtrando la puntata di Extreme Makeover attraverso un'ottica puramente ideologica. La conclusione scontatissima di quest'operazione è appurare che gli americani infarciscono ogni prodotto di fruizione popolare (cinema, pubblicità, televisione) di una retorica che trova le sue origini quattrocento anni fa, all'epoca dei pilgrim fathers. La Storia infatti vuole che un gruppo di dissidenti religiosi inglesi (né cattolici né appartenenti alla Church Of England) venissero banditi dalla madrepatria perché si erano rifiutati di sottostare alla monarchia e al compromesso dettato da re James I tra riforma e Bibbia inglese (la tanto discussa "Authorised version of Bible"). I dissidenti non volevano che le Sacre Scritture fossero "corrotte" da versioni imbastardite, dalla figura del Papa, tantomeno quella del Re: propugnatori di uno studio privato della parola di Dio e della necessità di epurare la fede religiosa, accaniti seguaci di Calvino e della dottrina della predestinazione, decisero di migrare oltreoceano, nel New England, a.D. 1620. Futuri padri fondatori degli Stati Uniti, costruirono una società basata interamente sul verbo di Dio, sul lavoro virtuoso, sull'onestà, tolleranza, moderazione e modestia.
Un'ideologia, questa, che ritroviamo paro paro in Extreme Makeover Home Edition. Prendendo ad esempio la puntata vista ieri, ci rendiamo conto di come lo scheletro di quell'etica protestante decantata da Max Weber si possa percepire in filigrana: la storia di Colleen Nick, madre di 3 figli dei quali una scomparsa, si presume rapita, nel 1995 all'età di 6 anni, donna devota e forte, apprezzata dalla comunità di Alma, Arkansas (stato con quasi il 70% di cristiani protestanti), fondatrice della Morgan Nick Foundation, organizzazione che prende il nome dalla figlia scomparsa e che fornisce assistenza alle famiglie di bambini rapiti o scomparsi dialogando allo stesso tempo con lo Stato, favorendo leggi che tutelino e difendano i bambini e si interessino alla questione dei bimbi rapiti. Proprio perché indicata come una donna esemplare, impegnata nel sociale e fedele, lo staff di Extreme Makeover Home Edition decide, dopo un'esplosione dello scaldabagno che le ha danneggiato parte della casa, di costruirgliene una completamente nuova - insieme all'unione dei costruttori dell'Arkansas e alla comunità di Alma. Così, dopo una pirotecnica demolizione, iniziano i lavori: tutti si impegnano, tutti danno una mano, nessuno si tira indietro.
Solamente questo basterebbe per fare una blanda analisi nel solco della tradizione puritana: Colleen Nick, predestinata a soffrire (il destino di ogni fedele è già deciso prima della sua nascita, professa Calvino), è stata messa alla prova da Dio (una vera e propria faith proof), ha superato il dolore agendo in modo virtuoso (la predestinazione calviniana non esclude un tentativo intramondano di riscattare la propria fede), non perdendosi d'animo, ma facendo del suo dolore il punto di partenza di una nuova vita, quindi dimostrandosi più devota degli altri. "Lei ha più fede di noi", sembra esclamare la comunità di Alma mentre costruisce una nuova casa, un nuovo spazio per professare ed amplificare (la casa nuova è molto più grande della precedente!) la propria fede. La comunità di Alma, al tempo stesso, riecheggia quella necessità di "fare", di "costruire", di "fondare" una city (non dissimile dal concetto di casa) upon a hill che illuminasse, come un faro, il Vecchio Mondo, rievocando così i pilgrim fathers del 1620. Una nuova casa, quindi, per una rinascita, una regeneration, concetto chiave nella cultura americana che rimanda all'impegno preso dai 103 padri fondatori nel Mayflower Compact:
"alla presenza di Dio e l'uno dell'altro, stringiamo un solenne patto reciproco e solennemente ci accordiamo di costituire una civile Società Politica per il miglior ordinamento e la migliore conservazione della nostra comunità"
Non stupisce, quindi, che gli operai vengano inquadrati mentre si raccolgono per pregare prima di iniziare i lavori (che dureranno 7 giorni, proprio il tempo impiegato dal Signore per creare il mondo!) né sorprende che le devote amiche di Colleen incidano nel cemento fresco un passo della Bibbia (si costruisce la casa nel segno del Signore, no?): tutta la costruzione, a partire dal tono enfatico ed esaltato del team leader/pastore fino alla risposta entusiastica della comunità/fedeli, è un'enorme funzione religiosa che segue regole ben precise ed è imperniata sul concetto di Beruf (o calling), la vocazione ma anche l'inclinazione professionale (in tedesco i termini "professione" e "vocazione" vengono espressi con lo stesso termine, Beruf, appunto) che Dio indica agli uomini, una condotta permeata dai comandi di Dio, un'etica di vita; il perpetuare di opere buone e la messa in pratica della parola divina aumentano la grazia di Dio e allo stesso tempo quella certitudo salutis (la sicurezza di essere eletti per la salvezza divina) che è conseguenza di una fede profonda.
Per cui la comunità di Alma, aiutando Colleen nella costruzione di una nuova casa, contribuisce ad accrescere quella "ascesi intramondana" che conduce a una vita rigenerata, vissuta all'insegna dell'abnegazione, razionale e metodica, sistematica poiché ingloba un apparato di virtù da mettere in pratica, proprio come fece Benjamin Franklin nella sua Autobiography. Franklin, considerato uno dei padri putativi del pragmatismo americano, stilò infatti un manifesto programmatico dell'etica della produttività secondo cui ogni giorno l'uomo avrebbe dovuto fissarsi delle attività per accrescere la sua virtù e la gloria di Dio. Naturalmente queste attività necessitavano di doti come la perseveranza, l'umiltà, la tolleranza e la moderazione, doti che alla comunità di Alma non mancano. E a rafforzare il senso della mission, il team leader Ty (prototipo del self-made man) rincuora tutti chiamando una cantante country (chi meglio di lei a incarnare lo spirito dell'America?) che strimpella una canzone in cui le parole chiave sono le simboliche love, hope, light.
Ricordiamoci perché siamo qui, esorta Ty come un pilgrim father a capo della sua comunità appena sbarcata nel New England dopo un mese di navigazione.

America, America!

4 commenti:

chacha ha detto...

(a me piace quando urlano Move The Bus...)

Noncisonosololearance ha detto...

(e non dimentichiamo quando, a casa conclusa, viene issata l'immancabile bandiera americana)

Anonimo ha detto...

gli americani sono così: patriottici e religiosi e mi piacerebbe ricordare che non sono gli unici. resta il fatto che la perseveranza, l'umiltà, la tolleranza e la moderazione, doti che hai definito come se fossero proprie della chiesa, sono nate con l'umanità e non credo siano doti tanto detestabili! poi ognuno può vedere nei gesti e nelle frasi ciò che vuole...l'unico mio rimprovero non è nei confronti del programma ma dell'america che permette a tutte queste persone bisognose, di vivere per anni senza un tetto sopra la testa o in condizioni indescrivibili...america delle opportunità e della libertà!

Anonimo ha detto...

Che lo facciano perchè sono più religiosi e più credenti di noi non importa ! Queste persone aiutano gli altri ! Aiutano famiglie che meritano di essere aiutate , primo perchè hanno sofferto molto e secondo perchè in un modo o nell'altro con le loro organizzazioni, che siano a favore di bambini scomparsi o centri per giovani, restituiscono quello che ricevono con la costruzione della casa ! Anche di più a mio parere ! E' un lavoro collettivo in cui costruttori, progettisti e volontari danno tutto quello che possono per fare qualcosa per il mondo che sta loro intorno. Per questo non penso che meritino di essere criticati in nessun modo.