Vorrei avere un tratto pen che fila via leggero e zigzaga intorno alla tua mano. Avrò il suo contorno e stringerò quello quando sono sola. Un pezzo di carta bidimensionale come i guanti del supermercato che non riesci mai a prenderne uno, è un mistero, te ne ritrovi sempre due o tre, e ancora più buffo quando metti il pollice nel mignolo e maneggi un pomodoro come se fosse la prima volta. E poi sostare al reparto cartoleria come da piccola ad ammirare tutti i colori degli evidenziatori gialloverdeazzurrocielo e quel colore indistinto tra l'amaranto e il salmone che più che sottolineare martoriava la pagina. E sentire la carta ruvida dei fogli formato a5 non so se sia giusto il formato comunque quelli per disegnare. A me piaceva vedere come si consumavano col tempo i triangolini che fermavano i fogli sui 4 angoli. E perdere tempo a scegliere il diario, quasi si appoggiava l'orecchio e si batteva per sentire se era buono, come si fa con i cocomeri.
Poi sono dovuta crescere, ma i miei 5 minuti con i colori ancora ce li ho. Mi sfrego forte gli occhi....e lascio la mano. Poi vedi che succede.
1 commenti:
Io penso sempre che non ci sono mani così grandi e chissà che misure hanno preso quelli che fanno i guanti di plastica e nella mia testa poi sbuca dagli scaffali un uomo enorme che mi guarda male perchè tralaltro legge nel pensiero così mi odia perché non ho pensato a quelli con le mani enormi come lui che hanno comunque tutto il diritto di tastare una melanzana prima di comprarla.
(film mentali nei supermercati...ce l'ho)
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