martedì 8 dicembre 2009

s(low)

...transport, motorways and tramlines
starting and then stopping

taking off and landing...

Idiota, rallenta! Rallenta!
Perché quello dietro di me suona come un pazzo? Abbaia solo a me.
Le vene del collo che gli esplodono, che sputa, rosso come un peperone, che perde il controllo e io lo vedo in ralenti. Un mostro. Le sue grida diventano un ammasso indistinto di suoni, una matassa senza inizio né fine.

Ritorno alla realtà.
Ma 'sto scemo non vede che c'è scritto "SCUOLA GUIDA"?
Francesco, l'istruttore, scuote la testa e con forte accento siciliano gli dedica un minchione di tutto cuore.
Ma perché al volante tutti sembrano delle scimmie urlanti uscite dal più vicino manicomio? E perché se non parto con la sgommata vengo considerata una perdente? E perché mio nonno invece non mette mai in terza e la macchina muggisce come una mucca che viene munta male?
Sono queste le questioni che mi frullano in testa mentre prendo l'ennesima guida.

Io odio stare in strada. Ho la patente da 3 anni ma avrò preso la macchina sì e no 2 volte. Puntualmente mi sono sentita male.
Ora (non so ancora spiegarmi il perché) ho avuto quest'impulso omicida di buttarmi in strada. Ma sì, al bando l'insicurezza! Eppure qualche miglioramento c'è stato. Impercettibile.
L'unica risposta che mi do è che sono davvero innamorata per riprendere a guidare; 3 anni fa mi ero lasciata con il mio storico ex, non vedevo nessun motivo per mettermi al volante. Ora ne vedo uno che è grande come una casa. Sono motivata, ecco.
Ma continuo a odiare la strada che 2 anni fa si è presa il mio amico d'infanzia. La odio perché lui amava andare veloce in moto.

/arricchisco il piccolo manifesto programmatico/
Io sono un dinosauro: appartengo al passato e mi faccio soggiogare dai ricordi. Sono vittima di sensazioni e di odori legati a momenti vissuti. Tendo a legare ogni fatto a una data, guardo le coincidenze, leggo i segni. Sono una 24enne con la mente e il corpo di una bambina che grida vendetta.
Mi lamento di tutto, di me stessa, sbuffo a ritmo, uso la classica scusa del "è un periodo difficile", approfitto di alibi forniti dagli altri per giustificare ogni mia più piccola mancanza, ma non faccio mai nulla per migliorare. Anzi, mi crogiolo in questo mio infinito malessere.
La mia vendetta, poi, è costituita da mille torti subiti quando ero bambina e su cui ora fondo il mio carattere. Sono essenzialmente immatura.
La mia più grande mancanza (che tutti mi hanno fatto notare, chi più, chi meno) era la guida. Non ho mai guidato per paura, per insicurezza e per pigrizia.
Sono pigra. Amo dormire, amo l'ozio, amo non fare nulla.
Non lavoro. Non guadagno, non produco. Sono un parassita. Sono una pessima persona. E me ne vanto.

Sono lenta.
Vivessi in un modo perfetto, ascolterei sempre i dischi dei Low, degli Slowdive e dei The Clientele.
Perché la lentezza fa parte di me, perché mi chiamo Va-lentina.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

"C'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità ed oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto, cerca di ricordare qualcosa che gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino nel tempo. Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio." Una citazione un pò lunga, è vero, ma solo per dirti che forse sei una roccaforte della memoria... e credo sia importante!

casadivetro ha detto...

Bellissimo, grazie.
Un abbraccio forte