In casa mia la tv è occupata sempre da mio padre: CSI (Las Vegas, Miami, New York), Criminal Minds, Cold Case, NCIS, House, Bones, Closer, Grey's anatomy: non gliene sfugge uno. Quando è fuori casa lascia degli orrendi biglietti melensi a mo' di lista della spesa:
mi registrate, se non disturbo,
X alla ora Y sul canale Z
etc etc etc
baciotti
X alla ora Y sul canale Z
etc etc etc
baciotti
Baciotti mi fa sussultare ogni volta.
S'è rincoglionito col tempo; una volta era tutto lui e Tarkovskij, lui e Mahler, lui e il nazionalsocialismo, lui e Wagner, lui e Karl Kraus, lui e Barry Lyndon, lui e Hieronymus Bosch; ora ascolta i Coldplay e guarda telefilm ammmmeregani.
Non sopporto molto le fiction - a parte qualche significativa eccezione.
Anni e anni di visione mi hanno fatto arrivare a questa piccola grande verità: quando il telefilm rischia di non piacere più o quando un personaggio femminile non è molto simpatico, una mossa astuta è la lesbo virata.
Presente in OC (indimenticabili Marissa-Alex)
e il loro bacio guardachelunaguardachemare. Lesbiche come è vero che a me piace la fisica quantistica, formavano una coppia da urlo. Alex, finta camionista con tanto di tattoo aggressive (una farfalla sulla schiena), seduceva la bovghese Marissa a suon di rum e pera non sapendo che la cava vagazza era già un'alcolista anonima dalla tenera età di 12 anni. Josh Schwarzt, l'ideatore della serie, ha smentito che la lesbo virata fosse stata attuata per meri scopi commerciali e d'Auditel.
La replica della critica è stata tranchante: una pernacchia con tanto di sputazzo.
Molto più realistico, invece, il naturale fluire della sessualità della capaprontosoccorso Weaver in ER. La dottoressa, che per anni ha girato con una stampella - chiaro sostituto fallico, direbbe la mia professoressa -, s'è scoperta dell'altra sponda dopo una militanza latente.
Single de ferro, donna incazzosa e fredda, scrupolosa lavoratrice, finalmente si rivela lesbica nella settima stagione in cui s'innamora, ricambiata, di una psicologa gay che molte di voi conosceranno per aver interpretato l'amante di Gia - con quella simpatica della Jolie. Poi s'innamora di una vigilessa del fuoco che tragicamente muore; Zoppetta, quindi, combatte con le unghie e coi denti per l'affidamento del figlio avuto da lei.
Ma ci vogliamo dimenticare del bacio tra Calista Flockhart e Lucy Liu in Ally McBeal?
Non ricordo assolutamente la situazione né l'atmosfera, ma 'sto bacio al cardiopalma concluse la puntata e ebbe pure dei postumi: Ally e la cinesa erano alquanto gelose dei rispettivi partner.
Una menzione speciale per la versione all'amatriciana di ER, il mai troppo compianto Terapia d'Urgenza, che vanta non solo il record di romanismi in un ospedale di Milano, ma anche quello del primo telefilm italiano in Rai con una coppia lesbica. Al centro la tormentatissima storia tra Marina Ranieri del Colle (indimenticabile la pronuncia della cucula - chissà che fine ha fatto) e la sosia di Michael Jackson in gonnella, l'infermiera Esther. E, sulla stessa falsariga, RIS mette in scena una cinesa lesbica. Per la serie: se non l'accettate perché è orientale, ora la amerete perché gay. Un ragionamento che fila, applausi agli autori.
Gran carrellata finale medico-sanitaria con ritorno di fiamma di Alex di OC (sempre grate saremo alla madre di Olivia Wilde) che compare puranco in House, ove interpreta una dottoressa confusa e alquanto bisessuale; e ancora, coppia lesbica in Grey's anatomy con donne molto più accessibili e realistiche. [fonti: mio padre]
Ma ora.
Arriviamo al telefilm che seguo da 4 anni con mamma: Desperate Housewives. Che sono cotta di Teri Hatcher da quando vedevo Lois and Clark: Superman, beh, lo sanno anche i sassi. DH ha avuto alti e bassi, ma ha sempre colpito per i suoi dialoghi frizzanti, situazioni volutamente surreali, grande immaginazione. Alcune scelte di sceneggiatura sono stati dei veri e propri colpi di genio, ma mai come il seguente.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER (sesta stagione in corso)
Non sono una che si guarda i telefilm in lingua originale (tranne per L word, la7 non lo mandava più e poi si sa, Jenny era morta e dovevo sapere chi l'avesse uccisa), quindi sto seguendo la sesta stagione di DH scaricandomi le puntate da FoxLife Italia. Per ora sono fermi col doppiaggio alla tredicesima puntata, tra un mese riprenderà; in Ammmmerica sono alle 19esima e se ne prevedono ancora 4 o 5.
Detto ciò: Katherine, la rossa innamorata di Mike Delfino e ricoverata in una clinica psichiatrica, era un personaggio che rischiava di stare antipatica poiché indicata come l'antagonista dell'eroina Susan Meyer/Teri Hatcher.
Gli sceneggiatori, di un gradino sotto a Lost (mai seguito, peraltro, ma ne ho sentite di cotte e di crude), hanno avuto 'na bella penzata: perché non la facciamo diventare lesbica?
Tutto ciò dovrebbe succedere nella sedicesima puntata con tanto di scena vagamente hot.
FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER
Perché la lesbica è un perfetto MacGuffin: conferisce dinamicità alla trama.
Due donne che si baciano piacciono e non disturbano. Gli uomini esultano, le donne comprendono e magari s'incurioscono. E i produttori ringraziano.
E quindi, arriviamo al punto.
Abbiamo un telefilm in Italia che ricalca il ritmo frizzante delle sit-com americane, condensa le meglio trovate musical-oniriche di Ally McBeal e Scrubs, con battute perfette e recitazione brillante: si chiama Tutti pazzi per amore. La seconda serie sta andando molto bene, non sembra mostrare segni di cedimento. Ma mi chiedo, quando ci sarà la tanto attesa lesbo-virata?
E, soprattutto, chi coinvolgerà?
I personaggi femminili abbondano e sono parecchio interessanti. Io punto tutto, se ci sarà una terza serie, sul personaggio di Maya, interpretato da Francesca Inaudi.
Piccola curiosità: un'attrice, Camilla Filippi, ha prestato voce ed interpretazione in un brano del primo disco dei Baustelle, Cinecittà.
Ed ultima cosa, poi non parlerò mai più di telefilm: Three Rivers e il post-Shane. Katherine Moennig ha fatto parte di una sfortunata serie medica (alla Terapia d'Urgenza, 'nzomma) sospesa in America a novembre per bassi ascolti.
La cosa che si chiedevano in molti, tra cui AfterEllen, era questa:
"When is a new hairstyle not just a new hairstyle? When it’s the hairstyle for the most obsessed about former fictional lesbian hairstylist in all of the universe".
Appunto: Shane, ops, Kate ha cambiato pettinatura. Il risultato? Qui.
Ancora tanta robbba, davvero. Stesso sguardo scazzata alla Shane, camminata penzolante alla Shane, e le sue mani! Difficile, se non impossibile, uscire da un personaggio che ha segnato lo stile - e che ha fatto scuola tra tutte le lesbiche del mondo.
Katherine Moennig rimarrà imprigionata in Shane esattamente come Calista Flockhart aveva paura di essere ricordata come Ally McBeal. Allo stesso modo io rimarrò una lesbica depressa, con la sola differenza che la mia non è una parte.
S'è rincoglionito col tempo; una volta era tutto lui e Tarkovskij, lui e Mahler, lui e il nazionalsocialismo, lui e Wagner, lui e Karl Kraus, lui e Barry Lyndon, lui e Hieronymus Bosch; ora ascolta i Coldplay e guarda telefilm ammmmeregani.
Non sopporto molto le fiction - a parte qualche significativa eccezione.
Anni e anni di visione mi hanno fatto arrivare a questa piccola grande verità: quando il telefilm rischia di non piacere più o quando un personaggio femminile non è molto simpatico, una mossa astuta è la lesbo virata.
Presente in OC (indimenticabili Marissa-Alex)
e il loro bacio guardachelunaguardachemare. Lesbiche come è vero che a me piace la fisica quantistica, formavano una coppia da urlo. Alex, finta camionista con tanto di tattoo aggressive (una farfalla sulla schiena), seduceva la bovghese Marissa a suon di rum e pera non sapendo che la cava vagazza era già un'alcolista anonima dalla tenera età di 12 anni. Josh Schwarzt, l'ideatore della serie, ha smentito che la lesbo virata fosse stata attuata per meri scopi commerciali e d'Auditel.
La replica della critica è stata tranchante: una pernacchia con tanto di sputazzo.
Molto più realistico, invece, il naturale fluire della sessualità della capaprontosoccorso Weaver in ER. La dottoressa, che per anni ha girato con una stampella - chiaro sostituto fallico, direbbe la mia professoressa -, s'è scoperta dell'altra sponda dopo una militanza latente.
Single de ferro, donna incazzosa e fredda, scrupolosa lavoratrice, finalmente si rivela lesbica nella settima stagione in cui s'innamora, ricambiata, di una psicologa gay che molte di voi conosceranno per aver interpretato l'amante di Gia - con quella simpatica della Jolie. Poi s'innamora di una vigilessa del fuoco che tragicamente muore; Zoppetta, quindi, combatte con le unghie e coi denti per l'affidamento del figlio avuto da lei.
Ma ci vogliamo dimenticare del bacio tra Calista Flockhart e Lucy Liu in Ally McBeal?
Non ricordo assolutamente la situazione né l'atmosfera, ma 'sto bacio al cardiopalma concluse la puntata e ebbe pure dei postumi: Ally e la cinesa erano alquanto gelose dei rispettivi partner.
Una menzione speciale per la versione all'amatriciana di ER, il mai troppo compianto Terapia d'Urgenza, che vanta non solo il record di romanismi in un ospedale di Milano, ma anche quello del primo telefilm italiano in Rai con una coppia lesbica. Al centro la tormentatissima storia tra Marina Ranieri del Colle (indimenticabile la pronuncia della cucula - chissà che fine ha fatto) e la sosia di Michael Jackson in gonnella, l'infermiera Esther. E, sulla stessa falsariga, RIS mette in scena una cinesa lesbica. Per la serie: se non l'accettate perché è orientale, ora la amerete perché gay. Un ragionamento che fila, applausi agli autori.
Gran carrellata finale medico-sanitaria con ritorno di fiamma di Alex di OC (sempre grate saremo alla madre di Olivia Wilde) che compare puranco in House, ove interpreta una dottoressa confusa e alquanto bisessuale; e ancora, coppia lesbica in Grey's anatomy con donne molto più accessibili e realistiche. [fonti: mio padre]
Ma ora.
Arriviamo al telefilm che seguo da 4 anni con mamma: Desperate Housewives. Che sono cotta di Teri Hatcher da quando vedevo Lois and Clark: Superman, beh, lo sanno anche i sassi. DH ha avuto alti e bassi, ma ha sempre colpito per i suoi dialoghi frizzanti, situazioni volutamente surreali, grande immaginazione. Alcune scelte di sceneggiatura sono stati dei veri e propri colpi di genio, ma mai come il seguente.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER (sesta stagione in corso)
Non sono una che si guarda i telefilm in lingua originale (tranne per L word, la7 non lo mandava più e poi si sa, Jenny era morta e dovevo sapere chi l'avesse uccisa), quindi sto seguendo la sesta stagione di DH scaricandomi le puntate da FoxLife Italia. Per ora sono fermi col doppiaggio alla tredicesima puntata, tra un mese riprenderà; in Ammmmerica sono alle 19esima e se ne prevedono ancora 4 o 5.
Detto ciò: Katherine, la rossa innamorata di Mike Delfino e ricoverata in una clinica psichiatrica, era un personaggio che rischiava di stare antipatica poiché indicata come l'antagonista dell'eroina Susan Meyer/Teri Hatcher.
Gli sceneggiatori, di un gradino sotto a Lost (mai seguito, peraltro, ma ne ho sentite di cotte e di crude), hanno avuto 'na bella penzata: perché non la facciamo diventare lesbica?
Tutto ciò dovrebbe succedere nella sedicesima puntata con tanto di scena vagamente hot.
FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER
Perché la lesbica è un perfetto MacGuffin: conferisce dinamicità alla trama.
Due donne che si baciano piacciono e non disturbano. Gli uomini esultano, le donne comprendono e magari s'incurioscono. E i produttori ringraziano.
E quindi, arriviamo al punto.
Abbiamo un telefilm in Italia che ricalca il ritmo frizzante delle sit-com americane, condensa le meglio trovate musical-oniriche di Ally McBeal e Scrubs, con battute perfette e recitazione brillante: si chiama Tutti pazzi per amore. La seconda serie sta andando molto bene, non sembra mostrare segni di cedimento. Ma mi chiedo, quando ci sarà la tanto attesa lesbo-virata?
E, soprattutto, chi coinvolgerà?
I personaggi femminili abbondano e sono parecchio interessanti. Io punto tutto, se ci sarà una terza serie, sul personaggio di Maya, interpretato da Francesca Inaudi.
Piccola curiosità: un'attrice, Camilla Filippi, ha prestato voce ed interpretazione in un brano del primo disco dei Baustelle, Cinecittà.
Ed ultima cosa, poi non parlerò mai più di telefilm: Three Rivers e il post-Shane. Katherine Moennig ha fatto parte di una sfortunata serie medica (alla Terapia d'Urgenza, 'nzomma) sospesa in America a novembre per bassi ascolti.
La cosa che si chiedevano in molti, tra cui AfterEllen, era questa:
"When is a new hairstyle not just a new hairstyle? When it’s the hairstyle for the most obsessed about former fictional lesbian hairstylist in all of the universe".
Appunto: Shane, ops, Kate ha cambiato pettinatura. Il risultato? Qui.
Ancora tanta robbba, davvero. Stesso sguardo scazzata alla Shane, camminata penzolante alla Shane, e le sue mani! Difficile, se non impossibile, uscire da un personaggio che ha segnato lo stile - e che ha fatto scuola tra tutte le lesbiche del mondo.
Katherine Moennig rimarrà imprigionata in Shane esattamente come Calista Flockhart aveva paura di essere ricordata come Ally McBeal. Allo stesso modo io rimarrò una lesbica depressa, con la sola differenza che la mia non è una parte.
2 commenti:
Per caso arrivo qui, leggo questa pagina e...wow...divertente e molto coinvolgente dalla prima all'ultima parola..
C.
lo stesso vale per me davvero divertente sei brava mi farebbe piacere se passassi per il blog ogni tanto questo è l'indirizzo http://stufftalking.blogspot.com/
dicci che ne pensi.
saluti.
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