venerdì 9 dicembre 2011

Schiaccia pausa

L'FBI ha aperto un fascicolo su Laura Pausini dopo aver letto le speculazione sul suo conto apparse su Yahoo Answer.
Come questa (without trying to be rude)
o questa o questa (famole i conti in tasca) 
o ancora questa (dalla formulazione criptica), 
o qui (è anche oggetto di ricerche scolastiche, questo vi fa capire a che livello siamo arrivati, roba da grattà er fondo der barile) 
o qui (non so a che disco si riferisca, ma vi posso dire tranquillamente che la mia aspettativa di vita potrebbe abbassarsi di 4-5 anni dopo aver ascoltato un suo cd intero).
Spazio anche per l'eresia (prego leggere la risposta che ha guadagnato 100%).

Insomma, sto cercando di vendere un rene per essere presente ad almeno uno dei suoi concerti natalizi di Milano. Metterò la domanda su Yahoo Answer per sapere se qualcuno è interessato all'organo.

domenica 4 dicembre 2011

Noi si studia Lingue.

Aridatece l'austerity.

giovedì 1 dicembre 2011

E sgorgarono lagrime calde dal suo viso

Beach House, Dirty Three, Spiritualized al Primavera Sound 2012.
La tappa successiva è la morte cerebrale e la donazione di organi.

giovedì 24 novembre 2011

Marry me Annie

Faremo incazzare Rula Jebreal. 
Annie Clark, aka St. Vincent., è una bella figliola. Sì, sappiamo tutti che canta e suona da Dio e che (geek mode: on) le sue canzoni sono eccentricamente coperte da una patina di elettronica vintage barocca che gronda pop in modo delizioso ed elegantissimo. Ma obiettivamente: quando la si vede dimenarsi con la chitarra, smanettare col tacco 12 tra i pedali, sistemarsi il ciuffo riccio, muovere il suo corpicino (vestito paurosamente) e la schienina scoperta, ecco, il pensiero serpeggiante è: ora mi alzo e le salto addosso. Il discorso vale sia per uomini che per donne, il fascino e lo stile di St. Vincent sono talmente luminosi da colpire entrambi i sessi. She is beyond good and evil.


St. Vincent, Milano, 23 Novembre 2011

martedì 22 novembre 2011

Buon inverno

A coloro che si parlano a gesti, e si fissano negli occhi color carbone, e pregano il tempo di andare a farsi fottere. Agli amori sacri che cadono a terra facendo il rumore di una piuma e fluttuano sui corpi. Alle distanze e agli schermi che attutiscono quelle stesse distanze - e a chi si fissa muto come attraverso uno specchio, tu là io qui. Sapere di esistere ma non potersi toccare, tu ancora più in là e io sempre qui. M'inchino alla devozione degli sguardi e alla pazienza degli occhi.

lunedì 21 novembre 2011

La chiusura del cerchio

o: di come gli autori televisivi si divertano a far combaciare tutto.

L'avevo già scritto due settimane fa. In Tutti Pazzi Per Amore 3 (Rai1, domenica, prima serata, ma questa settimana va in onda pure martedì) c'abbiamo la storia lesbo. Innanzittutto complimenti per la scelta dell'attrice, Anita Caprioli......(e qui la mia mente sta facendo grandi viaggi, film, scenette, sospironi....), che c'ha un fisicaccio che, diciamolo, dà la merda a Megan Fox. Interpreta la determinata Eva, che lavora nel vivaio di Paolo. 
Insomma, nella puntata di oggi Eva arriva in moto accompagnata da Alessia Barela, nientepopodimenoche Marina, la dottoressa di Terapia d'Urgenza, tremenda fiction Rai mandata in onda due anni fa e riproposta recentemente in replica su RaiPremium (lo ammetto, l'ho rivista pure lì) e che aveva come peculiarità delle storie talmente sconclusionate da risultare divertentissime. Cioé: Sergio Muniz che recita, un concetto che solo a sfiorarlo ti fa piegare in due dalle risate, e a vederlo ti potrebbe far lievitare come Mary Poppins e la barzelletta dell'uomo con una gamba di legno di nome Smith - e l'altra gamba come si chiama?. Il motivo per cui m'ero appassionata a quest'orrida fiction era molto semplice: aveva un'esilarante storia lesbo, lo stesso motivo per cui ho visto una stagione di Buffy (che, ribadisco, era trash quanto Terapia d'Urgenza) e tutto ER - questa almeno era fatta bene.
Rispolvero la memoria: le nostre lesbo eroine in Terapia d'Urgenza erano la dottoressa Marina Ranieri del Colle e l'infermiera proletaria Esther (agevoliamo una diapositiva), quest'ultima interpretata dalla sosia dell'ultima mutazione genetica di Michael Jackson. [L'altra cosa bella di Terapia era la percentuale altissima di attori presi da Distretto di Polizia, Incantesimo, Orgoglio, Commesse, Capri, i Liceali, e qualunque fiction di successo targata Rai o Mediaset degli ultimi 5 anni e che, non mi vergogno a dirlo, conosco a menadito.]
Insomma, Marina e Eva: l'ideale chiusura del cerchio, simbolica e fisica. Il personaggio di Eva è traghettato e accompagnato da un personaggio amatissimo dalla community lesbo-televisiva: cosa è se non un illustrissimo battesimo del fuoco?
Che poi, SPOILER!, Eva s'innamorerà di Lucrezia Lante Della Rovere (interprete di uno dei personaggi più latentemente lesbici della fiction Rai, ovvero Donna Detective), è un dettaglio che chiude il cerchio con la fiamma ossidrica.

sabato 19 novembre 2011

Donne che scopano male

Era un po' che non parlavo di donne. Lo spunto me l'ha dato una lettrice che mi ha fatto vedere il nuovo spot shocking della Benetton (se non sono shocking 'sti spot non piacciono più. Però c'è da dire che la Benetton ha sempre fatto delle campagne molto dirette, sin dal '92). La scena clou è il bacio tra due musulmane. Dopo le vampire lesbiche, il limone tra Britney e Madonna e la figlia di Lino Banfi omosessuale in una fiction Rai, dopo il coming out della De Filippi (ah, non è ancora uscita dall'armadio? Certo, aspetta di farlo mano nella mano con Gianni Sperti), ecco che vengono sdoganate le musulmane che limonano contro il muro. 
Da lì è partito un collegamento folle a un flash altrettanto folle che avevo avuto la notte precedente prima di dormire, che si sa che prima di abbioccarsi ci sono le idee migliori o quelle più a briglia sciolta perché la ragione non può esercitare un grandissimo potere.
Tutto nasce da un'esperienza di vita vissuta, non potrei mai mentirvi. Recentemente, dopo una notte di bagordi e di dubstep e di subwoofer e di attenzione che tra poco sarà la volta del revival eurodance, sono capitata nel bar di una stazione. Faccio lo scontrino e senza ordinare mi dirigo alla toilette alla quale si poteva accedere solo previo pezzo di carta finanzino. Esco dal tugurio allucinato che mi ferma una donna sui cinquanta con un camice da bidella chiedendomi lo scontrino. Glielo do e lei, appoggiandolo allo stipite di una porta, lo vidima con una moneta da un euro che lascia un baffo grigio sulla carta leggera dello scontrino.
Ecco: questo minimo gesto mi ha fatto pensare che lei fosse una donna che scopa male, sbrigativamente, di quelle nazi cattive che non stanno lì tanto a pensare ai preliminari ma ti mettono subito una mano tra le gambe come le carcerate del video Telephone di Lady Gaga. Nessun indugio: la classica sveltina durante la pausa pranzo ma veloce a venire che devo anche mangiare. 
Lo stesso pensiero m'era già balenato mesi fa assistendo a una scenetta nei bagni della Stazione Centrale (quelli ai quali puoi accedere solo mettendo l'euro così ti si aprono le porte meccaniche). Una delle inservienti s'era incazzata tantissimo perché credeva che delle turiste inglesi fossero entrate due alla volta pagando un euro anziché due. Le turiste non capivano e quindi mi prestai come traduttrice. L'espressione incazzosa della donna dei wc di Centrale dipinge ora il volto di ogni donna che m'immagino scopi male, sovrapponendosi alle espressioni e alle movenze.
Alle inservienti dei wc pubblici si uniscono (nel mio stupido immaginario) certe donne che potenzialmente scopano senza poesia, accademicamente, stancamente, per sfinimento: le notaie, le farmaciste, le giornaliste di guerra (che lo fanno come delle ossesse, come se non ci fosse un domani) e...le sessuologhe.